![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-qJP4xZluAKl5IZDibzxJzrIGcNADgac-YRDzbYc9YDR0QGzYjuRQmFpN5IwUQvgobMeVS-cj3eafHX6nl_6bjfn51ydHQnd11nBEIUFuZZu5fUKifhXGtdKt1-g_pBuSw-f-5FobpUQ/s200/181927_152949794758178_100001294745044_248409_353901_n.jpg)
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Nessun commento:
Posta un commento